15 gennaio 2012

Giorni di galaverna e di pavlova


Questa mattina, al risveglio, il mio piccolo mondo era tutto bianco. Non si trattava di neve, ma di soffice polvere di ghiaccio che nottetempo si era posata ovunque. Dalla finestra della cucina poi la visuale era magica. I raggi di pallido sole, filtrati dai pini imbiancati in fondo al giardino, mostravano una danza incessante di infinite pagliuzze argentate che la mia macchina fotografica non è stata in grado di cogliere.
 

L'inverno è ancora qui, forse non me ne ero accorta ultimamente, ma non è finito. Ieri sera ho cucinato l'ultimo pezzo di cinghialotto che attendeva la sua fine in freezer da qualche mese, rendendo grazie alle sue tenere carni con uno spezzatino alla birra ambrata e cipolle cotto lentamente nella cocotte di pietra vulcanica. Preceduto da una ciotolina di corroborante vellutata di porri e patate, lo spezzatino è sparito insieme alla sua puccina densa e profumata in men che non si dica. Il dolce era un esperimento che da tempo mi frullava in testa. Molto tempo fa, da pivella inesperta ma sempre pronta a mettermi alla prova, cercai di produrre le meringhe con scarso successo: molli e appiccicose. Non ci provai mai più, tanto non vado pazza per le meringhe. Ma in questi ultimi anni è tutto un fiorire di versioni differenti di pavlova, quindi mi è tornata la voglia di riprovare e questa volta ce l'ho fatta, grazie anche alla spiega filmata trovata nel web.



Con 2 albumi sono venuti 4 nidi belli grossi, per cui in previsione di ospiti posso farne anche 6 piccolini. Crema pasticcera, frutti di bosco caldi (una bella manciata di more e lamponi del giardino conservati in freezer, scaldati al microonde per 1 minuto con 1 cucchiaio di zucchero) e una spolverata di zucchero a velo. Che cosa si poteva desiderare di più da una cenetta casalinga per due? Solo una sonora ronfata post cena davanti alla TV (che non trasmetteva davvero nulla di interessante... però, quasi quasi, il polpettone Steven Seagal che prende a pugni una quintalata di cattivoni...). Le meringhe avanzate le finiamo a merenda, questo pomeriggio!

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