28 luglio 2016

Cronaca di un weekend a Bologna


Mia nipote è diventata grande. Vive a Bologna, frequenta l'università e condivide un appartamento in centro con altri studenti. Studia, lavora e si diverte. Nel weekend un manipolo di famiglia si è fatto scarrozzare per la città: piazze, chiese, negozi, musei, bar, ristoranti... Ecco dove siamo stati!

Per dormire abbiamo scelto di affittare un appartamento in Via delle Oche 3. Spazioso, luminoso, ristrutturato con gusto e con tutti i comfort (aria condizionata in primis, visto il caldo), un buon rapporto qualità/prezzo, posizione strategica e la comodità di fare un po' quello che si vuole. Plus: accoglienza gentile e premurosa, che non guasta mai!



Colazione praticamente sotto casa al Naama Cafè in via Oberdan 31/B. Dolci mediorientali come la basbusa, a base di semolino e zucchero (me la aspettavo più morbida e imbevuta di sciroppo) e buone brioche con ripieni abbondanti di creme arricchite da spezie e frutta secca. Caffè turco servito in splendide tazzine decorate e centrifugati freschi e abbondanti. Piccoli tavolini sotto ai portici, per prendere un po' di fresco. Personale sorridente, gentile e premuroso (mi ripeto ma è così, quando ci vuole ci vuole, non è scontato).




La prima cena è poco bolognese ma comunque indovinata. Si va da Sale Grosso, in Vicolo dè Facchini 4. Cucina creativa di pesce, gustosa, ben condita, porzioni giuste, prezzi adeguati. Bella scoperta il Torbato Terre Bianche Cuveé 161 di Sella&Mosca (20 euro ben spesi) intenso e sapido, decisamente adatto ai piatti scelti.


Filetti di sgombro arrosto con insalatina di patate agli agrumi,coulisse di friggitelli e briciole di pane alle acciughe

Tortino di sarde ripieno di verdure con gazpacho di piselli alla menta e rucola selvatica


Ganache di cioccolato fondente con biscotto piemontese
La seconda cena è decisamente tipica. La scelta cade su All'Osteria Bottega, in Via Santa Caterina 51. Pluricitata e recensita in guide e siti, si presenta come la classica osteria con tovagliette di carta e oste sui generis, un po' imbonitore. Il pane non fresco, gommoso, ma i primi piatti molto gustosi, il condimento non scarseggia. Per il secondo mi lascio tentare e scelgo il piccione con cotture differenziate. Molto tenero il petto appena scottato, più secche (e poco croccanti) le cosciette e ali croccanti. Il fondo di cottura, bello denso, ha un retrogusto amarognolo (bruciato) che secondo me non ci dovrebbe essere. Dolci buoni, ne ho assaggiati 4, anche dagli altri piatti :D Il vino, Colli Bolognesi Barbera Gorgii 2013 della Cantina Isola, lo abbiamo scelto fra quelli consigliati dall'oste (non ci ha portato la lista, sigh, ne ha descritti due che secondo lui ci potevano stare). La struttura si è rivelata imponente, che se mi avesse detto che faceva 15% di alcohol forse avrei optato per qualcosa di più facile, ma tutto sommato la struttura importante dei cibi ha fatto da contraltare a questo "vinone" e ci ha permesso di apprezzarlo e ... svuotare velocemente la bottiglia!
Gramigna al torchio di pasta fresca con sugo bianco di salsiccia e piselli

Piccione di nido con cotture differenziate


Dopo un vorticoso giro di shopping di cose per la casa da Gallina Smilza in Via S.Stefano 14/D, dove si trova un assortimento impressionante del marchio danese Rice, sabato a pranzo si va da Zoo, in Strada Maggiore 50/A, opzione moderna/modaiola, spazio post-industriale luminoso, multifunzione come usa adesso, bakery, bookshop, illustration, gallery. Oggetti di cartoleria che mi ricordano le vecchie cartelle di scuola in pelle e quaderni con copertine chic, vintage e minimali allo stesso tempo, da ammirare ed eventualmente acquistare. Bagels artigianali con diverse farciture, hamburgers e piccole insalate non banali. Prezzi adeguati alla città.




E' pieno luglio e fa molto caldo. Il vero gelato artigianale, sottolineo vero, non è facile da trovare, e alla Cremeria Funivia, in Piazza Cavour 1/D, è galatticamente buono, gustato nella cestina, tipica cialda bolognese. La scelta dei gusti, soprattutto gli speciali, è imbarazzante, vorresti assaggiare veramente tutto. Mi devo limitare a Contessa (crema di mandorla con amaretti e mandorle caramellate) e Tortino Funivia (gelato di torta al cioccolato). Provato anche Stefino, Via San Vitale 37/A, gelato artigianale biologico certificato, molto buono ma meno soddisfacente, dove ho preso la granita di mandorle e l'originale gelato al wasabi (si sente veramente, mitico!).

Il caldo ci conduce anche a godere di qualche ora di aria condizionata al MAMBO, Museo D'Arte Moderna di Bologna, dove è in corso una ricca retrospettiva dedicata alla carriera di David Bowie. Mi perdo ad ammirare le mirabolanti mises di scena durante l'ascolto dei pezzi più famosi. Alcuni appunti: biglietto molto caro (15 euro, ma è compresa l'audio guida) e inutile attesa in fila fuori al caldo, con l'atrio interno, fresco, quasi vuoto. Le persone vengono fatte avvicinare alla biglietteria con il contagocce. Bancomat e carta di credito fuori uso, si accettano solo contanti!!



Ultima tappa prima del rientro per il pranzo da SfogliaRina, in Via Castiglione 5, nel pieno centro di Bologna,  dove mia nipote lavora in sala. Non posso che essere entusiasta dell'accoglienza, come potrebbe essere diversamente, sono di parte! Abbiamo pranzato presto per non attendere in coda, l'affluenza è sempre altissima. La cucina è a vista. La proposta è quasi totalmente dedicata ai primi piatti di pasta fresca, con sughi della tradizione o più creativi, ed io non mi sono lasciata sfuggire una sontuosa lasagna alla bolognese.  Una piccola selezione di vini del territorio, anche bio, e buoni dolci casalinghi. Il caffè è servito nella moka. Il servizio è svelto e preciso, tutti i ragazzi sono sorridenti e preparati e i prezzi sono convenienti. Il ristorante è anche laboratorio di pasta fresca, che si può acquistare da asporto. Che cosa si desidera di più? Avere un posto così vicino a casa!



Arianna at work








1 commento:

  1. Brava Sara! Bella recensione, corrispondente al vero (perchè c'ero) ;) Alice

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