Se si parla di tè indiano, il mio preferito viene sempre dal Darjeeling. Tanto per essere precisi c'è un giardino che non mi ha mai deluso finora: Arya Tea Estate. In origine Sidrabong, venne fondato verso la fine del '700 da monaci buddhisti in cerca del luogo perfetto per un monastero. I monaci svilupparono in seguito la coltivazione del tè da semi cinesi sulle alture circostanti (l'altitudine media è di 1500 m. s.l.m.), in un ambiente puro ed incontaminato. L'azienda è certificata biologica e produce una vasta gamma di tè di alta qualità. I tè più rinomati appartengono alla linea Jewel: la scorsa primavera ho ordinato da Ben il primo raccolto di tè nero Arya Ruby e sto centellinando con dispiacere gli ultimi grammi in questo periodo, sperando di poterlo ritrovare anche quest'anno così delizioso. Le foglie sono integre, molto grandi e di colore mogano scuro, il che è piuttosto insolito per un primo raccolto, dove la tendenza è di mantenere le note fresche e vegetali, tradotte visivamente in una parte di superficie ancora color verde, sfumato al bruno verso i bordi. Il profumo, che si parli di foglie o di infusione, è intenso, aromatico, persistente... davvero affascinante. Il liquido color rubino riserva lo stesso trattamento di lusso alle papille gustative, per la mia prima colazione casalinga della domenica, modello hotel a 5 stelle!
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