8 aprile 2011

Il giardino di Arya



Se si parla di tè indiano, il mio preferito viene sempre dal Darjeeling. Tanto per essere precisi c'è un giardino che non mi ha mai deluso finora: Arya Tea Estate. In origine Sidrabong, venne fondato verso la fine del '700 da monaci buddhisti in cerca del luogo perfetto per un monastero. I monaci svilupparono in seguito la coltivazione del tè da semi cinesi sulle alture circostanti (l'altitudine media è di 1500 m. s.l.m.), in un ambiente puro ed incontaminato. L'azienda è certificata biologica e produce una vasta gamma di tè di alta qualità. I tè più rinomati appartengono alla linea Jewel: la scorsa primavera ho ordinato da Ben il primo raccolto di tè nero Arya Ruby e sto centellinando con dispiacere gli ultimi grammi in questo periodo, sperando di poterlo ritrovare anche quest'anno così delizioso. Le foglie sono integre, molto grandi e di colore mogano scuro, il che è piuttosto insolito per un primo raccolto, dove la tendenza è di mantenere le note fresche e vegetali, tradotte visivamente in una parte di superficie ancora color verde, sfumato al bruno verso i bordi. Il profumo, che si parli di foglie o di infusione, è intenso, aromatico, persistente... davvero affascinante. Il liquido color rubino riserva lo stesso trattamento di lusso alle papille gustative,  per la mia prima colazione casalinga della domenica, modello hotel a 5 stelle!


Nessun commento:

Posta un commento