9 settembre 2011

Bretagne! (seconda parte)




Il viaggio continua nel Finistère, dal latino finis terrae, per definizione terra di confine, un tempo ultimo baluardo fra mondo conosciuto e vastità dell'oceano, dimensione misteriosa e sconosciuta, un po' come la Finisterre spagnola, sul cammino di Santiago di Compostela, altro luogo all'estremo occidentale. Il clima si fa più rigido e ventoso (che delizia, adoro l'agosto bretone, quei 14°C mattutini belli frizzanti!), la natura diventa aspra e selvaggia. Le coste della Cornuaille sono disseminate di falesie a picco sul mare dove si infrangono le onde oceaniche. La bruyère, distese di eriche selvatiche e ginestroni, conquista lo sguardo con un colpo d'occhio che si estende per chilometri...






La Cornuaille. Partendo da Douarnenez, si raggiungono punti panoramici eccezionali: Pointe du Millier, con il suo vecchio mulino/museo ancora in attività nascosto nel bosco, la riserva naturale di Goulien, il Cap Sizun, la visuale a 360°C che si gode dalla Pointe du Van, con la sua piccola cappella del XV secolo dedicata a Saint They e protetta nell'enclos dai temibili venti marini (immagino l'inverno...). Più sotto, passata la Pointe du Raz, si apre una vasta spiaggia, la Plage du Menhir, punteggiata di enormi e lucidi massi neri allungati verso il mare, plasmati dal tempo e somiglianti a balene spiaggiate.




 
                 
Dopo tanta natura selvaggia, una giornata trascorsa a Quimper riporta all’improvviso nella civiltà.

Il nome non sarà originale, ho avuto l’impressione che di Cosy Restaurant ce ne sia uno in ogni città francese visitata, ma Le Cosy Restaurant in pieno centro storico a Quimper, ha esattamente quella atmosfera raccolta, accogliente e coccolosa evocata dal nome. L’intenzione era di sedersi all’esterno, ma i tavoli erano così minuscoli e la via così affollata, da dare l’impressione di essere “sul passaggio”. Così ci siamo accomodati al piano superiore, una minuscola saletta con vista cucina, muri e camino in pietra, soffitti e scale in legno: effettivamente molto cosy. Piatti di pesce freschissimo in base alla spesa fatta al mercato e per dolce café gourmand, c’est à dire caffè servito con friandises, piccola mousse di cioccolato e coulis ai frutti rossi.








La carta - Le Cosy Restaurant a Quimper

Pissaladière alle sardine

Tartare di pesce


La sala superiore - Le Cosy Restaurant a Quimper
In pieno centro facciamo tappa, sfidando la coda, dal rinomato macaronier/pâtissier  Les Macarons de Philomène. Da non perdere quelli al caramel au beurre salé, ma non è che miel/lavande, lampone, vaniglia, eccetera eccetera… siano da meno!
Papparsi in pace i macarons appena acquistati è sicuramente più rilassante seduti su una panchina del Jardin de la Retraite, piccolo giardino non lontano dal centro, ma ben protetto da alte mura che lo nascondono al turismo di massa e abbellito da curatissime e coloratissime aiuole ricolme di fiori, anche esotici.  
... to be continued

1 commento:

  1. Ora, guardando queste meravigliose immagini, capiamo perfettamente la grande passione per la Francia di cui ci avete raccontato!
    E' stato un enorme piacere conoscervi!

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