28 settembre 2016

Correndo


Un paio di domeniche fa, correndo la mia seconda Salomon City Trail versione Fast (15km) in una Milano assonnata (partenza alle 09.15) e assolata dopo una notte di pioggia, sono arrivata alla conclusione che la citazione sulla mia maglietta è pura verità.

"Non importa cosa trovi alla fine di una corsa. 
L'importante è quello che provi mentre stai correndo"

Io dimentico quasi subito il momento dell'arrivo. Tagliare il traguardo non è ciò che rimane più impresso nella mia memoria, per quello ci sono le foto ufficiali e non. Non mi interessa nemmeno tanto il tempo o la posizione in classifica. Spesso dimentico anche la fatica, altrimenti non mi spiego come potrei pensare di iscrivermi a un'altra gara. 

Quando corro svuoto la mente, oppure penso intensamente. Parlo fra me e me, provo discorsi che farò, trovo soluzioni, traggo conclusioni. Mi concentro sul mio passo, oppure sono completamente distratta. Sorrido, rido, mi arrabbio e piango sul filo dei miei pensieri. Saluto chi mi saluta, ringrazio chi mi incita. Chiacchiero e discuto con i compagni di corsa o con vicini occasionali. Commento stili e comportamenti podistici. Mi concentro sulle mie magagne fisiche, ma cerco di distrarmi presto. A volte non basta e me le porto fino in fondo. Poi mi riposo e passano. Altrimenti c'è Il Fisioterapista di Fiducia.

Mi godo il paesaggio. La mia campagna è bellissima, il Naviglio, il Ticino, i campi, i boschi, le discese e le salite. Le stagioni che si susseguono: colori, luci, suoni. Il sole e la pioggia, ma anche il vento, la nebbia, la neve. Correre sempre, in ogni condizione atmosferica, mi ricorda che il tempo passa, inesorabile, e poi tutto ritorna. La città non è il mio habitat naturale ma io sono adattabile, e lei è sempre una bella scoperta. Ho corso finora in pochi posti, Milano, Parigi, Verona. Voglio correre ancora tantissimo e in tante città diverse. La sensazione di possedere la città, anche solo per poche ore. Essere al centro della strada, il traffico bloccato in attesa del tuo passaggio. Sollevare gli occhi da terra e posarli su palazzi antichi e architetture moderne, notando i dettagli nonostante il movimento. Guardare in alto oltre i tetti.

Correndo.










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