29 settembre 2011

Bretagne! (terza e ultima parte)


E' ora di smetterla, di ritornare alla realtà, devo chiudere con questa storia dei ricordi delle vacanze e tornare in cucina. Ultimissime foto con appunti della terza tappa, ovvero mini tour nella Penisola di Crozon prima di lasciare il Finistère e approdare nel Golfe du Morbihan...
Il sole splende, il vento tira forte e Morgat è una piccola e colorata località balneare che ispira una sosta. Ci fermiamo per il pranzo domenicale, quindi niente economico plat du jour a disposizione da Saveurs & Marée, bensì due bicchieri di sauvignon blanc e rillettes di pesce per aperitivo e medaglioni di coda di rospo accompagnati da finferli, puré di zucca e riso. Si conclude con  tarte tatin all'albicocca e timo con gelato al caramello al burro salato (...tanto per variare!) e mega ciuffo di chantilly. La passeggiata digestiva a seguire è da togliere il fiato: cielo, oceano, scogli, distese infinite di erica, profumo di selvatico e luce accecante, avvistamenti di spiagge deserte in cale isolate... viene voglia di arrivarci volando!







Purtroppo il viaggio volge quasi al termine. Navigando il mare piccolo (in bretone Mor-bihan) approdiamo  sull' Île d'Arz e poi sull' Île aux Moins, dove viviamo l'esperienza inaspettata di una paradisiaca éclair farcita di delicata crema al caramello al burro salato (no, non ho fatto indigestione, ne mangerei ancora se solo...) che ancora me la ricordo.


Toccata e fuga a Carnac. Luogo che mi riporta agli anni di scuola, quando nelle ore di storia dell'arte si studiavano i misteriosi megaliti preistorici: dolmen, menhir, cromlech.






La Crêperie Au Pressoir, antica sede di una pressa per la produzione del sidro, si trova praticamente all'interno del principale sito di allineamenti magalitici in località Le Menec, ben nascosta alla folla di turisti, ma ugualmente popolare per la sua atmosfera d'antan e gli arredi caratteristici, nonchè la buona cucina. Pranzo costituito da galette allo chèvre e miele accompagnata da ottimo sidro bio e crêpe al cioccolato caldo e coulis di lamponi con intermezzo divertente: famigliola numerosa e rumorosa dimentica il cagnolino ignaro e dormiente legato alla gamba del tavolo e ritorna dopo un buon quarto d'ora a recuperarlo fra lo stupore di ristoratori e avventori!








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