3 gennaio 2011

Avalokitesvara?!

Immagine tratta dal web.  ENUUI.ORG

Avalokitesvara, chi era costei? Eh eh...non è uno scioglilingua! Trattasi di mitica figura del Buddhismo mahāyāna, la Dea di Ferro della Misericordia (o della Compassione), che gli appassionati di tè conoscono bene poiché dà il suo nome ad uno degli oolong più rinomati e famosi di Cina e Taiwan: il Tie Guan Yin.


Tutta la spiega per dire che l'ultimo tè gustato per merenda è proprio questo, uno dei miei preferiti di sempre. Le foglie secche sono verde medio, strettamente appallottolate, è per questo che l'acqua deve essere molto calda, 90/95°C e il tempo d'infusione di circa 5 minuti (alla maniera europea, se parliamo di Gong Fu Cha è tutta un'altra storia, ma appunto ne parliamo un'altra volta). Le foglie devono avere il tempo e lo spazio per svolgersi e rilasciare al liquido oli essenziali ed aromi. Il colore del tè è giallo paglierino, i profumi delicati ricordano quelli di un bouquet di fiori recisi, iris e gardenia... un'estasi da paradiso Buddhista?



 


La leggenda del Tie Guan Yin. C'era un tempo un contadino, buddhista molto devoto. Ogni giorno preparava una tazza di tè e la offriva alla dea Guan Yin. Una notte la dea gli apparve in sogno e gli raccontò di una pianta di tè che cresceva in una fenditura di un dirupo. Gli disse di andare a prenderla e farla crescere presso casa sua, traendone beneficio per sé ed i suoi discendenti. Gli raccomandò inoltre di non essere egoista e di condividere con gli altri tale fortuna. Il contadino fece esattamente come gli era stato suggerito in sogno. Portata a casa la pianta la chiamò poi Tie Guan Yin per onorare la generosa divinità. 

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